Siamo all’ennesima tragedia metereologica, la sciagura abbattutasi nel territorio dell’Emilia Romagna, ci riporta al tema della prevenzione mai tenuta in seria considerazione. Tra burocrazie e speculazioni, molti progetti sono rimasti incompiuti. Nelle casse dello Stato ci sono 8,4 miliardi di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico. Sono fermi dal 2018.
Una storia di alluvioni.
22/10/1951 – Calabria – 68 MORTI
14/11/1951 – Polesine – 101 MORTI
19/09/1953 – Provincia di Genova – 10 MORTI
21/10/1953 – Provincia di Reggio Calabria – 101 MORTI
25-26/10/1954 – Provincia di Salerno – 325 MORTI
05/09/1959 – Ancona – 10 MORTI
23-25/10/1959 – Zona del Metapontino – 12 MORTI
04/11/1966 – Italia nord-orientale – 87 MORTI
04/11/1966 – Toscana e Firenze – 47 MORTI
03/11/1968 – Biellese – 83 MORTI
07/10/1970 – Genova e provincia – 48 MORTI
05/11/1976 – Trapani – 18 MORTI
09/08/1978 – Val d’Ossola – 19 MORTI
18/07/1987 – Valtellina – 23 MORTI
28/07/1987 – Val Pola – 28 MORTI
06/11/1994 – Piemonte – 71 MORTI
19/06/1996 – Versilia e Garfagnana – 14 MORTI
05/05/1998 – Sarno – 160 MORTI
10/09/2000 – Soverato – 13 MORTI
13-16/10/2000 – Italia nord-occidentale – 23 MORTI
01/10/2009 – Provincie di Messina – 37 MORTI
25/10/2011 – Lunigiana e Cinque Terre – 13 MORTI
04/11/2011 – Genova – 6 MORTI
18/11/2013 – Sardegna – 18 MORTI
10/09/2017 – Livorno – 8 MORTI
19/08/2018 – Forra del Raganello – 10 MORTI
03/11/2018 – Provincia di Palermo – 13 MORTI
L’Italia (mi sembra scontato) è il paese delle alluvioni cicliche e del rischio frane più alto d’Europa. Per prevenire queste calamità in 7mila comuni a “rischio idrogeologico” servono 26 miliardi di euro, ma in 20 anni (e 14 governi) ne ha usati solo sette, un quarto del necessario. C’è poco da aggiungere.
Secondo legambiente le risorse fino ad ora spese per la prevenzione non sono state efficaci, o meglio non sono andate nella giusta direzione. Una su tutte è, che è mancata negli ultimi decenni una seria politica di governance del territorio, a partire dall’azzeramento del consumo di suolo. Troppo cemento?
Si dice “del senno di poi son piene le fosse” ma non si può vedere ancora persone che perdono tutto, per una tipica speculazione all’italiana. Dove la politica che si dovrebbe impegnare a tutto campo per proteggere i cittadini, invece propone solo strutture propagandistiche a forte impatto ambientale. https://www.homosaccens.it/salvini-il-pontificato/