La parola sconfitta sembra non far parte della vita di Donald Trump, e si perchè questo trombone miliardario americano,cresciuto nell’agiatezza economica,non ne vuole sapere di incassare la sconfitta alle recenti presidenziali ad opera dello sfidante, il democratico Joseph Robinette Biden Jr,risultato vincitore tramite il voto on line, ritenuto fraudolento dal signor Trump.
Lo stato preso di mira dal tycoon è la Pennsylvania,stato che assegna più grandi elettori, e dove Biden ha vinto in maniera risicata.E allora giù azioni legali e ricorsi a fiumi, come non si era mai visto nella storia politica Americana.
Ma per gli esperti sembra che la battaglia intrapresa da Trump , non vada a buon fine. Il vantaggio di voti accumulato da Biden negli stati dove ha vinto, e talmente ampio da escludere errori tecnici o brogli di così grande portata.Perciò il boccone amaro della sconfitta se lo dovrà ingoiare.
Poveri Stati Uniti d’America.La “tragicomedy” politica che ci stanno offrendo,ci fa rafforzare la sensazione di una grande crisi esistenziale che lo stato più potente al mondo riversa da qualche anno. La vittoria di Donald Trump nel 2016 ne è la chiara conferma. Le azioni politiche durante la sua presidenza si sono basate soltanto sulla creazione di muri sovranisti (non solo dazi),e un disinteresse totale con tagli significativi di risorse economiche a favore dell’ambiente, che è sempre più in pericolo. https://www.rinnovabili.it/ambiente/tagli-trump-epa-333/
Quattro anni buttati a mio modo di vedere, e non credo che la vittoria di Joe Biden, che compirà 78 anni il 20 novembre prossimo,(è il presidente più vecchio della storia) sia il futuro. Speriamo che questa disarcionata al “trumpismo” ad opera di Biden crei un periodo di rinnovo politico generazionale,e non si pensi solo a toglier quello da lui introdotto,perchè l ‘America come locomotiva economica mondiale deve assolutamente rinnovarsi nelle idee politiche..