Erano le ore 18,02 minuti circa del 24 Settembre scorso, che l’ira di Papa Francesco si abbatte sul Cardinale Giovanni Angelo Becciu,nonché prefetto emerito della congregazione dei Santi. Con la frase “non posso avere più fiducia in te” Papa Bergoglio licenzia il suo ex tesoriere, reo di aver fatto dei bonifici ai suoi fratelli, per le loro attività imprenditoriali.
Ma a quanto ammontavano i bonifici parentali. Sembra che il “facoltoso” prelato, avesse nel tempo dato dei generosi aiutini ai suoi parenti,(Becciu Brothers) per un ammontare complessivo di circa 800 mila di Euro, divisi in tre trance.Una da 100 Euro alla Caritas della diocesi di Orzieri, da girare alla Cooperativa sociale Spes del fratello Antonino, che a sua volta ne avrebbe prese altre due da 300 mila.Ma non solo soldi anche mediazione o spintarella nell’accordo tra la Caritas di Roma e la Angel’s del fratello Mario,azienda (fantasma)distributrice della birra Pollicina, prodotta da Alta Quota.
Monsignor Becciu nel suo periodo di presidenza della segreteria di stato, bonifica per 500 mila euro, una certa Cecilia Marogna Sarda come lui, detta anche la “dama del cardinale” titolare di una missione umanitaria Slovena, ma che in realtà svolge la funzione di esperta di intelligence politica.Quei soldi ovviamente erano per le spese di servizio e qualche regalino.https://www.repubblica.it
Il sistema Becciu non consisteva in soli aiuti benefici, ma anche in investimenti immobiliari,come l’acquisto del palazzo in Sloane Avenue 60, come rilancio economico visti i buchi negli affari Africani(Angola).Ma anche qui più che un affare, si è rivelata un buco/ truffa da ben 350 mila Euro.
Il nome della porpora.(rosa) Questo scandalo economico che investe il Vaticano,è di difficile interpretazione, sembra più una punizione per incapacità di fare buoni affari, che l’essere accusato di appropriazione indebita di denaro altrui. (peculato).Ma il “dovere” di noi fedeli è un’altro,quello di onorare l’obolo a prescindere, anche se diventa sempre più difficile…