Il Crodino è un aperitivo analcolico prodotto in Italia dal 1964.Il suo nome deriva da Crodo, paesino della val d’Ossola(piemonte) dove viene prodotto. Inizialmente era una bibita di colore rosso, che andava a “scontrarsi” con la già esistente bibita della Campari. Allora si decise di cambiare ricetta per renderlo unico, quegli ingredienti a base di erbe,(chiodi di garofano,cardamomo,coriandolo, e noce moscata) furono vincenti. La Campari nel 1995 ne acquisisce lo stabilimento.
Produzione. Nello stabilimento di Crodo ci lavorano 80 dipendenti, con ben 100 mila bottiglie prodotte in un’ora.http://www.crodino.it/it/il-crodino
L’analcolico biondo che fa impazzire il mondo. E chi non si ricorda la fortunatissima serie di spot.
“Scappa il crodino”. Non per sua volontà, ma per mano dell’ennesima multinazionale, la danese Royal Unibrew(che produce la birra Ceres) che nel 2017 rilevo dalla Campari group, tutto il comparto bevande gassate analcoliche(tranne il crodino) per 80 milioni di euro, e tutto il sito produttivo di Crodo.
Cosa prevedeva il “piano industriale” dopo l’acquisizione, di mantenere almeno per 3 anni intatta sia la produzione che il numero dei dipendenti. Ma adesso il tempo sta per terminare, infatti l’accordo prevede il trasferimento della produzione dal Gennaio 2021 al sito di Novi Ligure.
Tirare a “campari”, passatemi il gioco di parole, ma trovo abbastanza strane queste tipologie di affari fra colossi del Beverage, che stipulano contratti a orologeria. Da un lato la Campari che si tiene il marchio più prestigioso in previsione di portarselo via, e dall’altra l’acquirente straniero che ha già deciso di chiudere per contratto il sito.Sembrano alquanto “ingenue” le proteste del sindaco di Crodo, Ermanno Savoia, visto che fu lui ad avvallare il contratto fra le parti nel 2017.Staremo a vedere ovviamente, ma questa è un’altra brutta storia che va ad offendere chi a suo tempo, ci mise idee e passione per il proprio territorio.
bellissimo articolo