Ci mancava solo questo, il vaiolo delle scimmie “monkeypox” dopo che il 31 Dicembre del 2019 la commissione municipale di Wuhan (Cina), segnalasse all’organizzazione mondiale della sanità ( OMS) i primi casi di polmonite poi identificato come coronavirus, che per due anni e mezzo ci ha devastato la vita, adesso arriva la ciliegina sulla torta dalle scimmie.
Ma che razza di malattia è?
Il vaiolo delle scimmie è molto simile a quello del vaiolo umano ma che si differenzia da questo per la minore trasmissibilità e gravità della malattia che provoca. . In genere questo virus infetta principalmente gli animali, come le scimmie e i piccoli roditori, ma può infettare anche l’uomo attraverso il contatto con un animale infetto, o il contatto stretto con una persona infettata .Lo si contrae attraverso il contatto con ferite, lesioni cutanee e fluidi corporei, quindi anche con i rapporti sessuali, ma anche per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva che si emettono starnutendo, tossendo o semplicemente parlando.
Parliamo di sintomi?
Si parte con la febbre, poi il mal di testa, a seguire dolori muscolari, mal di schiena e dolore ai linfonodi, e successivamente per completare, la comparsa di pustole cutanee sul volto e in seguito generalizzate.
Quanti casi nel mondo?
Ad oggi in tutto il mondo sono confermati circa 250 casi di infezione, in Italia siamo a 7 casi. (paesi non endemici). Mentre per i paesi cosi detti portatori del virus (principalmente il Congo) i casi accertati sono 1.365 con 69 morti. Le previsioni degli esperti “ovviamente” sono che i casi potrebbero aumentare.
Niente sesso siamo inglesi….
Stando alle indicazioni dell’Oms, il virus non viene considerato come un’infezione sessualmente trasmissibile attraverso lo sperma e i fluidi vaginali. Ma occhio ai rapporti “occasionali”
Cosa dire ancora, ci siamo appena liberati da green pass e mascherine , che arriva il virus delle scimmie. Giusto informare, ma speriamo che non si esageri con gli allarmismi, abbiamo già dato ai virologi….