La sedia delle diplomazia mancata, quella “nascosta” alla presidente della commissione Europea Ursula Von der Leyen durante la visita ad Ankara al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Lei accompagnata dal presidente del consiglio Europeo Charles Michel, che dichiara di non dormire bene dopo quanto accaduto.
La Turchia il 20 marzo 2021 si è ritirata senza spiegazioni dalla convenzione del consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne, chiamata anche convenzione di Istanbul, proprio perchè fu aperta li nel maggio 2011. Il signor Erdogan ha sempre definito le donne come le nostre madri, ma evidentemente fuori da quel ruolo non valgono nulla. https://www.unimondo.org/
La reazione del nostro premier Mario Draghi all’affronto non si è fatta attendere definendo Erdogan un dittatore con cui bisogna trattare, ricordandosi al tempo stesso di esprimere con determinazione la nostra diversità di opinioni, e vedute della società. La “ritorsione” turca non si è fatta attendere, e sembra che sia in atto la volontà di sospendere la collaborazione commerciale fra le parti se non arriveranno le suse.Il rapporto commerciale fra Italia e Turchia si aggira sui 15 miliardi di euro l’anno.
Rotta balcanica. Ma c’è dell’altro dietro a questo malessere turco, uno di questi e senz’altro la questione dell’immigrazione. Dal 2016 ( anno dell’accordo tra Turchia e UE) ad oggi l Unione Europea doveva versare nelle casse turche ben 6 miliardi di euro, per il controllo dei flussi migratori, ma nel rispetto dei diritti umani. Ma mancano alcuni miliardi…
.L’ottomana Turca. Il dittatore “buono” (come il colesterolo) o meglio utile, come lo ha definito il nostro premier, strapazza la Von der Layen ribandendo il loro credo sul ruolo delle donne nel loro paese. Il malessere economico e sociale in cui versa la Turchia fa rinsaldare vecchie “tradizioni” turche per recuperare consensi, ecco dunque lo sgarbo internazionale. Ma in questo gesto si evidenzia ancora una volta il volto ipocrita dell’ Unione Europea, che da un lato vorrebbe civilizzare i Turchi, mentre dall’altro continua la vendita di armi. Pensate che l’Italia dal 2018 è il paese Europeo che esporta più munizioni pesanti in Turchia. Fosse solo un sofà il problema….