BABY GANG : gioventù bruciata

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Baby gang

Cosa succede in città , c’è qualche cosa che non va, l’escalation di violenza da parte dei giovani che si radunano in gruppi con l’obbiettivo di “disturbare” la vita quotidiana di tutti noi. Un fenomeno che mette in risalto il disagio sociale sempre più marcato tra i giovani.

Cos’è una baby gang.

Con il termine baby gang viene identificato il fenomeno di microcriminalità che si sviluppa e si diffonde nell’ambito di contesti urbani. Protagonisti di condotte devianti ai danni di cose o persone sono giovani ragazzi, minorenni, che si riuniscono in gruppi con il preciso scopo di commettere reati.
Si parte dal furto di smartphone e accessori griffati per arrivare agli atti vandalici, alle rapine, alle aggressioni e allo spaccio.https://www.homosaccens.it/ghb-la-droga-dello-stupro/

L’identikit del componente tipo di una baby gang ha tra i 7 e i 14 anni, prende di mira i propri coetanei, spesso nell’ambito del contesto scolastico, gli anziani, i disabili e in generale tutti i soggetti più deboli e vulnerabili.

L’ambiente dove più frequentemente, e più facilmente, si sviluppa il fenomeno è la scuola, media, superiore e spesso anche elementare.
La motivazione è piuttosto semplice: quello scolastico rappresenta l’ambiente in cui nascono le prime amicizie e nel quale avvengono le prime esperienze di inserimento all’interno di un gruppo.

Potremmo dire che la baby gang rappresenta un’evoluzione del bullismo.

I dati dicono che il 6,5 % dei minorenni fa parte di una banda, mentre il 16% ha commesso atti vandalici.

Gioventù bruciata è una facile conclusione, ma anche una triste realtà in un mondo dove tutti cercano la perfezione, questi giovani che si infilano in queste situazioni, poi si vedono penalizzati nell’inserimento nel mondo del lavoro. Un curriculum con dei precedenti penali di certo non aiuta. Sicuramente la famiglia è il primo imputato, poi l’avvento dei social che hanno contribuito non poco a rendere “famosi” certi atteggiamenti. Forse riprendere in mano i vecchi insegnamenti non sarebbe un passo indietro..anzi…

Pubblicato da Panozzo Enrico Omar

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