Erano gli anni 50, quando il trio Lescano cantava la canzone “Bellezze in bicicletta” e quel ritornello “ma dove vai bellezza in bicicletta” diventò l’inno alla spensieratezza e libertà di muoversi che solo la bicicletta può dare.
Sono passati 70’anni e la nostra società si è modernizzata, l’automobile e altri mezzi a motore a scoppio hanno preso il sopravvento nei nostri abituali spostamenti.Non c’è più differenza d’uso, tra lavoro, tempo libero, e piccoli servizi,l’auto o lo scooter deve sempre essere a nostra disposizione.Ma se nei piccoli paesi, dove le distanze sia dal lavoro che dai servizi possono ancora essere importanti, nelle città, l’uso/abuso dell’auto e diventato un incubo.Infatti siamo arrivati al punto, che ad ogni “lungo” periodo di bel tempo, i comuni delle grandi città sono costretti a limitare il traffico per l’aumento dello smog.https://www.ilmessaggero.it/
Smart mobility.Ecco il primo passo per tentare di decongestionare le città dal traffico, una rete tecnologica per migliorare la circolazione e soprattutto lo SHARING (condivisione) di mezzi come biciclette o monopattini elettrici.
Bellezze in monopattino. E’ così che ho voluto descrivere i tempi che cambiano, visto che il monopattino elettrico sembra essere il mezzo per muoversi preferito dai giovani d’oggi. Ecco che arriva dopo un periodo di sperimentazione, la legge che equipara il monopattino alla bicicletta, dandone così il via libera alla circolazione.Ma ci sono delle regole, o meglio delle limitazioni. Il monopattino non deve superare la potenza di 500 watt, con una velocità massima di 20 km/h.Occhio dunque all’acquisto, e soprattutto non fatevi prendere dalla voglia di elaborare le prestazioni del vostro monopattino, altrimenti sarete la gioia per le casse dei vigili urbani ..Buon viaggio!