Riaprono le discoteche, dopo 20 mesi di chiusura . Il governo da il via libera alla riapertura anche se con delle limitazioni . Nelle regioni zona bianca è consentito per il 50% al chiuso e per il 75% all’aperto, incluso il personale. I gestori non esultano le limitazioni non fanno guadagnare.
Ma quante discoteche ci sono in Italia? Il numero è contrastante perchè ufficialmente discoteche dichiarate tali dall’ agenzia delle entrate, sono circa 1.057, mentre se si vanno ad aggiunge tutti quei locali stagionali o che occasionalmente propongono musica da ballo si arriva a circa 3,500. Le associazioni di categoria hanno denunciato una perdita complessiva di circa 400 milioni in questi mesi di chiusura.
Ecco le regole comunicate dal CTS per la riapertura delle discoteche:
- obbligo green pass
- registrazione nominativi all’ingresso
- utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso
- presenza pari al 50% della capienza massima al chiuso, compreso il personale dipendente
- presenza pari al 75% all’aperto, compreso il personale dipendente
- presenza di impianti di aerazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo Iss
- uso obbligatorio di bicchieri monouso
- frequente igienizzazione delle mani
- frequente pulizia e sanificazione dei locali.
C’e da chiedersi, ce la faranno a rispettare tutte queste regole?
Il grido di disperazione delle discoteche è stato accolto, e dunque si ritorna a ballare per la gioia degli addetti ai lavori e dei giovani ovviamente. Mancavano solo loro all’appello visto che stadi teatri e cinema avevano già riaperto. I giovani sono per la maggior parte vaccinati e questo dovrebbe essere un’ulteriore test di validità del vaccino, visto che questi locali sono luoghi di contatto ravvicinato. Sarebbe una bella risposta agli irriducibili no vax…https://www.fanpage.it/