Tutti pazzi per il granchio blu? Dall’emergenza alla tavola il passo è stato breve per il crostaceo proveniente (via nave) dal continente americano. Ma se da una parte si è pensato subito di metterlo nella nostra dieta, dall’altra la sua alta prolificazione e fame vorace, lo rende pericolosissimo per l’ecosistema marino del mediterraneo.
Ma chi è?
Il granchio blu, granchio reale blu, granchio azzurro o Callinectes sapidus, se si vuole usare la terminologia tecnica, è un crostaceo decapode originario delle coste atlantiche di tutto il continente americano, dalla Nuova Scozia, a nord, fino all’Argentina, a sud. Vive tranquillamente a temperature comprese tra i 3 e i 35 gradi, si trova bene anche nell’acqua dolce dei fiumi, in quella salmastra delle paludi e si riproduce molto velocemente, ma soprattutto mangia qualunque cosa.
Pericoloso si mangia tutto.
È un animale onnivoro che arriva a un chilo di peso, per 15 centimetri di lunghezza e 25 di larghezza, e si nutre di tutto quello che gli capita a tiro. Vongole, cozze, crostacei, uova e pesci, in particolare gli avanotti, cioè i pesci appena nati, andando così a intaccare direttamente la popolazione futura.
Capacità riproduttiva impressionante
La riproduzione avviene tra maggio e ottobre e un solo esemplare di femmina può deporre fino a 2 milioni di uova.
Lo stato che fa?
Al fine di contenere il fenomeno della diffusione della specie granchio blu e di impedire l’aggravamento dei danni inferti all’economia del settore ittico, a decorrere dal 1° agosto 2023 è autorizzata la spesa di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento della predetta specie, ma c’è chi invece ne fa un business culinario.
Si può mangiare?
Certo, anzi è considerato una prelibatezza in molti paesi, soprattutto negli Stati Uniti da dove proviene. È anche ricco di proteine, vitamine e minerali, ha pochi grassi e calorie. Ha un sapore delicato e dolce, simile a quello del granchio comune o del gambero. La carne è tenera, succosa e si stacca facilmente dal guscio. Il granchio blu ha anche un profumo intenso e gradevole, che ricorda quello del mare.
Ma quanto costa?
Si parte da un minimo di 3,50 euro al chilo a un massimo di 15 euro, ma c’è chi prova a spacciarlo per granchio blu reale e venderlo anche a 40 euro al chilo
Ricordate il gambero rosso della Louisiana battezzato ben presto come “gambero killer” arrivato nei nostri mari/fiumi negli anni 90? Bene sembra un po’ la stessa storia infelice, di come l’uomo disattento del proprio territorio reca danni irreversibili. Alla faccia del buon appetito…